Nell'Archivio Centrale dello Stato - Ministero dell?Interno: Direzione Generale di Pubblica Sicurezza. Per i fatti svoltisi negli anni 1943 – 1944, durante la Repubblica Sociale Italiana, esistono dei faldoni di buste contenenti le informazioni che la Polizia raccoglieva circa i Movimenti Sovversivi. La citazione di atti delle Polizie di Grosseto e di Viterbo mettono in evidenza la situazione politica vissuta in quei giorni della Repubblica Sociale nella zona tra il Monte Amiata, la Maremma e il viterbese. Risulta che alcuni responsabili erano in lite fra loro, ma fu difficile per i comandi centrali sostituirli.
Relazione settimanale sulla situazione politico economica della Provincia di Grosseto del 31.12.1943.
All’Eccellenza Capo della Polizia Maderno
Le vicende della guerra e più ancora l’infausto armistizio hanno lasciato un senso di perplessità e di sfiducia sull’esito finale, per cui malvolentieri i giovani s’assoggettano al servizio militare, per tanto necessario in questo delicato e grave momento per la salvezza della patria. Un buon numero di detti giovani, anche per paura di essere trasportati in Germania, hanno preferito darsi alla macchia, favoriti dalle immense boscaglie maremmane....
11.1.1944 Provincia di Grosseto. L’Ispettore Generale di P.S.
Situazione Politica. … abbastanza soddisfacente, meno in quei territori compresi nei comuni fra Magliano e Pitigliano e in quel di Massa Marittima e Gavorrano, dove la presenza di forti bande abbastanza bene armate e valutata a circa 700 uomini, che si annidano in folti boschi, tiene in allarme quelle popolazioni rurali e le turba con fatti delittuosi…
10.2.1944 Provincia di Grosseto. L’Ispettore Generale di P.S. Secreti scrive:
Situazione Politica. Dalla metà di gennaio si è andata aggravando nella zona compresa tra Pitigliano e Manciano e in quel di Massa Marittima per l’accresciuta attività delittuosa delle bande armate che operano in detti settori e che destano serie preoccupazioni per gli sviluppi cui potrebbe dar luogo, anche nei riguardi dell’ordine pubblico nei finitimi comuni, un ulteriore impunito incremento di tale attività. Si può dire che quasi giornalmente vi sia da registrare qualche grave episodio di banditismo, fra cui, più recenti, un’azione a fuoco contro l’abitato di Pitigliano in cui restarono uccisi due militari dell’arma, il sequestro dell’Ispettore di zona del P.R..F. sig. Cavallucci e del Segretario Politico di Selvena di Castellazzara Sig. Favron sulla cui sorte non vi sono finora avute notizie, la distruzione mediante mine di tre ponti... Il capo della Polizia ha anche chiesto a sua Eccellenza Ricci che la compagnia di reclute della Milizia Repubblicana locale, inviata a Siena per istruzione sia spostata nei comuni di Pitigliano e Manciano per infondere un maggior senso di sicurezza a quelle popolazioni...
12.2.1944 ...
Per il relativo rastrellamento si attende ancora la forza occorrente da parte delle autorità militari germaniche...
4.3.1944 ...
Si nota un certo risveglio ed una maggiore comprensione del momento che la patria tradita attraversa. Molte reclute e richiamati si sono presentati o si accingono a presentarsi alle armi...
4.3.1944 Reazione settimanale sulla situazione politico – economica della Provincia di Grosseto
– All’eccellenza Capo della Polizia Maderno
... L’ordine pubblico si potrebbe dire normale se dolorosi episodi dovuti alle note bande armate, non venissero a turbare la tranquillità e la compostezza di questa laboriosa e pacifica popolazione:
a) Notte 1 e 2 andante verso le 23, una ventina di armati, mentre un centinaio circondavano la caserma e l’abitato , attaccavano con armi da fuoco e bombe a mano la Stazione dell’Arma di Castellazzara... Il brigadiere Morelli, comandante la stazione, veniva portato via e tenuto in ostaggio. Il giorno dopo riusciva a liberarsi...
b) Alle ore 14 circa del detto 1° marzo in Castiglione di Montorio di Sorano numerosi armati facenti parte della nota banda di Montebono, sparavano contro l’automobile a bordo della quale trovavasi un ufficiale ed un soldato tedesco. Mentre uno veniva ucciso nella stessa macchina, e l’altro cadeva nella boscaglia, ove aveva cercato salvarsi. Per tale attività delittuosa s’è proceduto e si sta procedendo, anche con l’ausilio delle Forze Armate Tedesche, a dei rastrellamenti, che hanno già dato buoni risultati e con l’uccisione di alcuni elementi e con la cattura di parecchi altri. Firma Il questore Mancuso Vincenzo.
Questura di Grosseto in Scanzano 8.3.1944 XXII -- All’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Grosseto – Paganico
Oggetto: Tribunale militare territoriale di guerra di Firenze.
Il Procuratore militare territoriale di guerra di Firenze con nota n. 2928 del 12.2.1944 dispone circa l’art. 219 TULPS: non vanno più diretti a questo ufficio di Procura militare, ma alle autorità giudiziarie ordinarie rispettivamente
competenti (Procuratore di Stato o Pretore) le denunzie relative ai reati indicati nel cennato art. 219 e comunque attinenti alla tutela dell’ordine pubblico.
Con D.L. 3.12.1943 n. 794 ricostruito in Mantova il Tribunale Speciale a difesa dello Stato, con le attribuzioni, la sfera di competenza e i poteri in vigore dal 28.7.1943, ha cessato di essere; la competenza che era attribuita ai Tribunali Militari con D.L. 28.7.1943 n. 668. Pertanto, anche per le denunzie relative ai reati di competenza del detto Tribunale Speciale per la difesa dello Stato con le attribuzioni, la sfera di competenza e i poteri in vigore dal 28.7.1943 ha cessato di essere; la competenza che era attribuita ai Tribunali Militari con D.L. 28.7.1943 n. 668 e pertanto anche per le denunzie relative ai reati di competenza del detto Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, non ne deve essere fatto più l’invio a questo ufficio di Procura Militare, ma al Procuratore Generale presso il medesimo Tribunale Speciale.
18.3.1944 L’Ispettore Generale di P.S. di Grosseto. I giovani hanno quasi totalitariamente risposto alla chiamata alle armi e si calcolano a circa 200 i renitenti datisi alla macchia specialmente nelle zone prossime ai comuni ove operano le bande armate. E’ peraltro indiscutibile che tale concorso è da attribuirsi, più che a spontaneità di sentimento, al timore di gravi sanzioni comminate per i renitenti e disertori, per quanto nessuna esecuzione capitale siasi finora operata in provincia. Negli arruolati, in maggioranza campagnoli e di scarsa cultura... prevale l’opinione che essi vanno a battersi non per la patria ormai in rovina, ma per i Tedeschi e che l’Italia non ha un vero e proprio governo... Sui primi del corrente mese, previo concerto fra i capi delle province di Grosseto, Siena, Viterbo e con partecipazione di forze tedesche, si è finalmente iniziata nella zona di Santa Fiora, Castellazzara, Sorano, Pitigliano, Manciano una forte azione contro i ribelli, accolta con sollievo dalle popolazioni e di ammonimento per molti giovani che si erano allontanati, i quali hanno fatto ritorno ai propri paesi e sono stati avviati ai centri di reclutamento. Per effetto di tali rastrellamenti, che continuano e che hanno causato fra i partigiani perdite di oltre 30 uomini fra uccisi e catturati... buona parte della regione del Fiora e stata virtualmente ripulita. Si è verificato però che non essendo stato completato l’accerchiamento... le bande si sono spostate...
20.5.1944 Prefettura di Grosseto in Paganico. Ufficio di P.S. in Paganico. Oggetto: Relazione bande armate. ...
Il giorno 9 veniva appiccato il fuoco dai ribelli alla casa del Partito Fascista di Selvena e venivano così distrutti alcuni registri, riviste del Partito e parte del pavimento in legno... Il Capo della Provincia Alceo Ercolani.
20.2.1944 Questura di Viterbo. Relazione settimanale...
Ciò malgrado, però, molti cittadini non nascondono le proprie simpatie per i nemici, benché il trattamento delle autorità tedesche sia da tempo sensibilmente modificato...
3.4.1944 Questura di Viterbo. Relazione settimanale...
Sussiste in alcuni comuni una viva preoccupazione per le aggressioni perpetrate da bande armate che, specie nelle zone di campagna, traggono i mezzi di approvvigionamento con furti e rapine...
7.4.1944 Questura di Viterbo. Relazione Settimanale...
Gli uomini atti alle armi preferiscono rimanere lontani dal conflitto e lasciare che questo si risolva senza la loro partecipazione. Il Decreto del Maresciallo Graziani relativo alla chiamata alle armi dei giovani delle classi 1922 - 1925 ha scosso un po’ gli animi ed ha avuto il potere di far presentare ai distretti un notevole numero di militari. Ciò, però, è dovuto ad un senso di timore e non ad amor patrio o fede fascista...
Fonte: La mia gente, Cento anni di storia di un popolo di Lidiano Balocchi
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