La caduta dell'aereo al Faggeto



Nell’inverno del 1943, un trimotore inglese stava sorvolando l’abitato di Selvena, sotto un copioso temporale. All’improvviso il pilota perse l’orientamento perchè la visibilità era scarsissima e l’aereo precipitò nel Faggeto con un enorme boato. Alcune persone di Selvena, resesi conto del fatto, andarono a vedere quello che era effettivamente successo, sperando che qualcuno dell’equipaggio si fosse salvato. Al loro arrivo, non trovarono altro che morte e distruzione e dopo molte difficoltà riuscirono a recuperare i corpi straziati dei due piloti, che furono messi dentro a delle casse di legno portate lì per l’occasione. Per trasportarli in paese furono utilizzati dei muli; a tal proposito si racconta che gli animali, sotto il peso del carico e la forte inclinazione del sentiero, caddero all’indietro rischiando di far rovesciare le salme dei due piloti. All’arrivo in paese i gerarchi fascisti non volevano che i due soldati fossero tumulati nel nostro cimitero, ma sotto la pressione del parroco e della cittadinanza i due corpi martoriati vi trovarono una momentanea sistemazione. Le autorità comunali fecero pervenire la notizia al comando inglese, che in breve tempo recuperò le salme dei due militari riportandole nel loro paese d’origine e dando loro la giusta sepoltura. Il giorno dopo l’accaduto parecchi paesani si recarono sul luogo della sciagura sperando di trovare qualche cimelio tra i rottami dell’aereo. Si dice che qualcuno conservi ancora oggi in casa degli oggetti che facevano parte dellequipaggiamento del trimotore, tenendoli come reliquie in memoria di quel drammatico evento.

Fonte: Viaggio nei ricordi del nostro paese, Selvena dal 1900 ad oggi di Stefano Fontani

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