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Castell’Azzara compie 100 anni: in comune si festeggia con la riproduzione in zucchero del paese

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di Barbara Farnetani

CASTELL’AZZARA – Era il 21 marzo del 1915 quando Castell’Azzara riconquistava la sua indipendenza e tornava ad essere un comune indipendente. 100 anni precisi: dal 1784 infatti il comune era passato sotto il controllo di Santa Fiora, così come Selvena e Villa sforzesca. Un appuntamento importante per il comune amiatino che ha voluto ricordare e festeggiare la ricorrenza assieme a tutti i suoi cittadini.

«È stata una cerimonia sobria, visti i tempi, ma molto bella e partecipata – afferma il sindaco Fosco Fortunati – ed è solo l’inizio di tutta una serie di eventi che saranno organizzati nel corso dell’anno e in special modo d’estate».

Dopo l’esibizione delle due bande, quella di Castell’Azzara e quella di Selvena, i ragazzi delle scuole hanno dato lettura dei due articoli della legge della Legge n. 302 del 21 marzo 1915 che disponeva “Le frazioni di Castell’Azzara e Selvena, ora aggregate al Comune di Santa Fiora, sono costituite in Comune autonomo sotto la denominazione di Comune di Castell’Azzara”.

È stata anche disposta l’apposizione di una targa, presso la sala del consiglio comunale, con il nome di tutti i sindaci che si sono susseguiti e avvicendati alla guida del Comune. La targa è stata apposta proprio alla presenza degli ex sindaci oltre che a quelli dei comuni limitrofi, da Balocchi di Santa Fiora a Franci di castel del Piano, e poi Galli da Roccalbegna e Sani da Cinigiano e gli assessori di altri comuni della zona.

Una cerimonia sobria ma molto sentita, a cui hanno partecipato i cittadini e il vescovo della diocesi di Pitigliano Sovana Orbetello. E questa sobrietà si è riflessa anche nella torta, bellissima con la riproduzione di tutti i più importanti monumenti del comune in zucchero e che è stata fatta a costo zero dall’assessore Tiziana Pollini. «Questa estate, oltre ai fesetggiamnti per i 100 anni del comune – conclude il sindaco – abbiamo previsto tutta una serie di eventi, visto che non è l’unica ricorrenza che vogliamo festeggiare: ci sono i 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale, ma anche i 70 anni dalla fine del secondo conflitto».

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