Il Tirreno

Grosseto

Amiata in ginocchio, fiumi di fango

di Fiora Bonelli
Amiata in ginocchio, fiumi di fango

La mappa dei danni, comune per comune: vie bloccate, scuole chiuse quasi ovunque, fattorie con gli animali allagate

13 novembre 2012
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AMIATA. Amiata in ginocchio. Colpa di quell’acqua tanto sospirata per il benessere della campagna, che adesso non solo giunge tardivamente ma anche in modo violento e distruttivo. Danni gravi per tutti i comuni dell’Amiata grossetana, fiumi in piena, gole, come quelle dell’Albegna, con acqua altissima che fa davvero paura, frane, cantine sott’acqua, campi seminati distrutti.

SEMPRONIANO Notevoli i danni sulla viabilità sia rurale che provinciale, con due strade vicinali chiuse, quella di Rochette-Crocina e quella della Marruchina, allagata con interventi di mezzi provinciali pesanti (escavatori) nella Semproniano-Catabbio E poi energia elettrica in tilt e proprio della linea che alimenta il deposito dell’acqua. Operai Enel e del Fiora in azione fin dalla primissima mattina per cercare una soluzione che con i rovesci di acqua in corso, è assai difficoltosa. E poi smottamenti, fossi esondati e frane, come quella ormai nota di Vignacci che ha lasciato due poderi con allevamento di animali isolati. Nessuna conseguenza per fortuna per il bestiame.

CASTELL’AZZARA Oltre ad alcuni poderini con animali che sono stati raggiunti dai proprietari e un podere isolato a Poggio Montone, all’inondazione di varie cantine nel centro storico, la situazione più problematica ha riguardato le scuole. Il sindaco Marzio Mambrini ha emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole per due giorni, perché l’acqua che è penetrata dal tetto ha messo in tilt corrente elettrica e telefoni. Ci vorranno due giorni per ripristinare la funzionalità dell’edificio.

CASTEL DEL PIANO Il centro, dopo il disastro di un anno fa, ha visto allagarsi ancora una volta. Acqua e fango al Parco dei cigni, col fosso intasato che ha esondato ricoprendo gran parte del parco di detriti e di fanghiglia. Allagata e con piccole frane la via vecchia di Montegiovi, una zona molto delicata, già duramente provata in passato. Ma soprattutto l’onda di piena dell’Orcia, che segna il confine fra Castel del Piano e Montalcino, non ha risparmiato la strada. Verso le 12 il fiume è esondato e la strada che collega il Cipressino con Sant’Angelo scalo è stata chiusa.

ARCIDOSSO Due fossi esondati ad Arcidosso, di cui uno, attraversando via Giuranna, ha toccato scuole e l’asilo. L’altro ha attraversato la strada impegnando gli operai per la messa in sicurezza del sito. Segnalati anche muretti franati, allagamenti di alcuni scantinati, ma per fortuna nessun podere isolato o in particolare difficoltà.

SANTA FIORA Situazione “problematica”, sia nel capoluogo che nelle frazioni. Smottamenti e frane a Selva, in via del Fiora, dove nella mattinata si è cominciato a mettere in sicurezza il sito e a case Dante dove l’acqua ha travolto una ripa e causato una frana. Il torrente Scabbia ha esondato ed allagato la zona della Fornacina. Allagato anche Bagnolo, ma soprattutto la provinciale, a causa di un fosso intasato che è traboccato, è andata sotto acqua e c’è stato bisogno di immediati interventi.

ROCCALBEGNA Grave la situazione della scuola media, che è stata chiusa per ieri e probabilmente per oggi. L’edificio è stato allagato al primo piano: inondato il magazzino e il locale tecnico, in tilt il riscaldamento con il bruciatore a gasolio. E poi frane e inondazioni: una frana sulla provinciale in località Castagnoli e altre piccole lungo strade vicinali.

CINIGIANO Chiuse due strade comunali, che servono le principali aziende produttive della zona. Strade allagate per l’esondazione di fossi. Sotto acqua anche il campo di moto cross di Santa Rita, per l’esondazione del torrente Orsa e danni al tetto della scuola media.

I ragazzi sono stati fatti uscire in anticipo soprattutto per poter affrontare con agio, il transito nelle strade vicinali e attraverso i fossi gonfi di acqua.

SEGGIANO Ormena e Vetra esondati e allagamenti di strade rurali intorno al ponte principale, ma a parte qualche piccola frana, è stato uno dei comuni meno colpiti di tutta l’Amiata.

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