Il Tirreno

Grosseto

Con l’auto nella scarpata dopo il malore fatale

Con l’auto nella scarpata dopo il malore fatale

Massimiliano Ruffaldi era tornato a vivere sull’Amiata dalla Germania In paese era un’istituzione: presidente del circolo e porta stendardo della banda

14 luglio 2012
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CASTELL’AZZARA. Quando è arrivato su quella curva al bivio Terni, sulla strada che da Selva di Santa Fiora si arrampica verso Castell’Azzarra, probabilmente il suo cuore non ha retto. Seduto al volante della sua auto, Massimiliano Ruffaldi, 78 anni, indossava la cintura e andava piano. La sua andatura, però, è diventata ancora più lenta. Piano piano si è avvicinato al ciglio della strada e poi, è volato giù in una scarpata profonda due metri. Quando i sanitari del 118 sono arrivati sulla quella strada di collina non c’era più nulla da fare.

L’incidente è successo ieri pomeriggio, intorno alle 15 a metà strada fra la Selva di Santa Fiora e il bivio Terni, nel comune di Castell’Azzara.

Massimiliano Ruffaldi, classe’35, ha perso la vita lì, dentro la sua auto che precipitava in una scarpata di due metri. A pochi chilometri da casa sua, da Castell’Azzara, dove l’anziano era voluto tornare una volta andato in pensione.

Ruffaldi ha perso la vita nella sua terra, quella che da lontano, dalla Germania dove aveva trascorso tantissimi anni da emigrato, a lavorare nelle officine dell’Audi, guardava con quell’amore dei figli per le proprie origini e per la propria storia. Era nato, appunto a Castell’Azzara ed era rimasto in Germania soffrendo di mal d’Amiata. Appena aveva potuto si era trasferito nel paese amiatino con la moglie Filomena.

In Germania sono rimasti i suoi due figli, un maschio e una femmina, ormai inseriti nel lavoro in terra tedesca.

Invece Massimiliano era rientrato alla grande nel suo paese di origine ed era presente ogni volta che c’era bisogno di dare una mano ad organizzare qualcosa in paese.

Presidente del Circolo anziani di Castell’Azzara, attivo anche nella banda cittadina di cui era il portastendardo ufficiale, Ruffaldi lo conoscevano tutti.

Venerdì, poco prima delle 13, la moglie lo aveva contattato per telefono, perché Massimiliano si era recato per fare una visita a Santa Fiora. Lui le aveva assicurato il rientro per l’ora di pranzo. Filomena lo aspettava a casa. Aveva cucinato per lui, come ogni giorno. Invece a quell’appuntamento con sua moglie, l’anziano non c’è arrivato.

Qualcuno, passando da quella strada che si arrampica fino al paese ha visto la sua auto precipitata nella scarpata e ha avvertito carabinieri della compagnia di Pitigliano e il personale del 118. In un attimo erano lì, ma ormai per Massimiliano non c’era più nulla da fare.

Grande il cordoglio in paese dove Ruffaldi era persona assai conosciuta da tutti quelli che abitano a Catell’Azzara.

Lo stesso sindaco Marzio Mambrini è ancora sconvolto: «Era una persona squisita e sempre disponibile per ogni iniziativa collettiva dove ci fosse bisogno di lui - ha detto il primo cittadino - Siamo davvero molto addolorati e vicini alla moglie e ai figli».

Ora Castell’Azzara si prepara per l’ultimo saluto a quel concittadino che aveva fatto un migliaio di chilometri per riabbracciare la sua terra d’origine.

Fiora Bonelli

Francesca Gori

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