Alcuni termini selvignani inerenti all’alimentazione



Bacciolla: susina non giunta a maturazione.
Brugliola: mescolanza di piccoli pesci da friggere.
Ciafarda: frutto del corbezzolo.
Crespino: erba di campo da condire o da lessare.
Crognola: frutto del corniolo.
Cucco: fungo, ottimo crudo condito con olio e limone.
Ingrassamariti: erba di campo da condire o da lessare.
Lievita: lievito.
Loffa: fungo mangereccio.
Maghetto: ventriglio del pollo.
Nocchia: nocciola.
Ordinale: fungo dal sapore un pò forte, di vario colore.
Orletto: cantuccio del pane.
Paiciola: fungo dal largo cappello e con anello nel gambo, buono arrosto.
Pallotto: grumo di farina che si forma nella polenta.
Perzemolo: prezzemolo.
Pinarolo: fungo simile al porcino, che cresce nelle pinete.
Purnella: susina.
Quaglio: fungo porcino passato di maturazione.
Ramelino: rosmarino.
Raponzolo: erba di campo, di cui si mangia anche la radice.
Ratta: rete intestinale usata per avvolgere i fegatelli.
Rossella: fungo di colore rossastro piuttosto tossico.
Saracia: ciliegia.
Sdoga: grossa fetta di pane.
Struccio: spicchio di aglio.
Tornasole: erba di campo da condire o da lessare.
Vago: chicco (d’uva).
Verdella: fungo di colore verde, buono trifolato.


Fonte: Viaggio nei ricordi del nostro paese, Selvena dal 1900 ad oggi di Stefano Fontani