Giornale Agrario Arcidosso 30 Settembre 1863



La stagione estiva è stata talmente asciutta, che anco i più vecchi non ne ricordano l'uguale : - solamente verso il 10 di luglio piovve, e da quest'epoca perseverò l'asciuttore fino agli ultimi del mese cadente. Nella meteorologia di questi luoghi meritano di andar segnalati due giorni, l'11 luglio ed il 20 settembre. - Nel primo di questi una burrasca oltremodo spaventevole imperversò sulla linea da Nord-Ovest a Nord-Est dell'Amiata, cadde grandine straordinaria per la durala e per la grossezza, devastando specialmente i grani che erano per mietersi e i granturchi. Mentre imperversava l'uragano sul più alto e sulla pendice meridionale del monte cadevano frequenti i fulmini : in luogo detto i Poderi vicino al confine della Comunità di Rocca Albegna rimase incendiato un pagliajo ; nel limitrofo comune di S. Fiora presso Selvena, in luogo detto Fonte Spalletta, furono uccise le donne Ronchini Antonia di anni 26 e Niccolai Faustina di anni 13, le quali si riparavano sotto una querce, e poco lungi egualmente morte delle pecore; a Castell'Azzara, sul più alto del paese omonimo, fu incendiata una casa dei fratelli Testi che trovavasi ripiena di fieno, di legnami e di arnesi rustici. - Nell'altro giorno (26 settembre) egualmente furono frequentissimi i fulmini, specialmente su i castagneti che abbelliscono la costa di Rovela ; una antica e secolare pianta di castagno andò in fiamme intieramente, e nella palazzina Fabbri cadde un fulmine che si raggirò per varie stanze, non arrecando fortunatamente danno alla famiglia che ivi abitava.

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