Monaldo, prigioniero del conte Jacomo di Selvena



Sabbato a dì diciannove di novembre su noli ora della nona, Monaldo di messer Berardo entrò in Orvieto con volontà del Capitano del Popolo e di Leonardo di messer Simone e di Petruccio Conte. Martedì a dì trenta di novembre il dì di Santo Bonaventura tornò in Orvieto messer Manno di messer Berardo. Sabbato a dì diciassette di dicembre tornò in Orvieto Pietro Moscin di Messer Berardo

Martedì a dì sei di dicembre si fece la pace del Patrimonio coi figlioli di messer Ormanno e coi figlioli di messer Berardo; e fecela fare questa pace un Legato del Papa che venne di Corte; e questa pace si fece in Monte Fiascone e stettero insieme il Capitano del Patrimonio e Corrado di messer Ormanno e renderonsi i prigioni dall una parte all altra che Corrado rendé il nipote del Capitano che l'ebbe prigione quando fu sconfitto l'oste dalla Cervara e il Capitano rendé Mannuccio di Corrado che l ebbe prigione al Castelluzzo.

Lunedì a dì ventisei di dicembre fu lasciato Monaldo di messer Ormanno che lo teneva prigione il Conte Jacomo in Selvena che ve lo tenne dalli sedici di settembre fino a questo sopraddetto di che lo lasciò. E il Conte Bertoldo fratello del Conte Guido rimase in prigione appo del Conte Jacomo a Selvena che gli aveva presi ambedue il Conte Jacomo a Piano Castagnaio e dopo alcuni dì lasciò esso Conte Bertoldo

Fonte: Cronaca della guerra di Chioggia Di Daniele di Chinazzo,Lodo vico Antonio Wuratori