La chiesa parrocchiale di Selvena




La chiesa di Selvena conta poco più di duecento anni, fu infatti iniziata nel 1788 e finita nel 1797. Sostituì la vecchia chiesetta di Belvedere, dopo che la gente si spostò dal castello, cercando una zona migliore per vivere. La chiesa relativamente moderna, non presenta particolari strutture architettoniche, la sua forma di croce latina le conferisce un aspetto dignitnso, misura diciasette metri di lunghezza e sei metri di larghezza. Nella chiesa non esistono opere di pregio, vi si possono trovare alcune suppellettili sacre, appartenenti alla vecchia chiesa aldobrandesca come: una piletta per l'acqua santa in travertino a forma di boccio, ornata di arabeschi come petali, che è stata infissa nel muro dell'entrata; una campanella in bronzo posta all'uscita della sacrestia, dove rivelate le seguenti lettere iniziali, presumibilmente del campanaro fonditore: C.G.T. e più sotto una F (fecit. fece); sulla parte opposta all'iscrizione, figura uno stemma indecifrabile, contornato da ramoscelli d'olivo in rilievo. Una pietra alberese. murata in alto sull'angolo sinistro nella facciata della chiesa, che porta l'iscrizione Anno D.M.C.C.C.X.X.X.V.I.I.I. D. THOMASIA.D.GRA COITIS (TUS) CIE PALAT FECIT FIERI HOC OP (l'anno del Signore 1238, Donna Tommasa per grazia di Dio contessa palatina di Toscana fece fare quest'opera).

Da segnalare poi, una bella statua in legno di pino americano, acquistata nel 1950 dal parroco don Francesco Mascalzi, riproducente il patrono San Nicola da Tolentino. Inoltre sulla destra della porta di entrata. troviamo una pietra di marmo, che ricorda la solenne consacrazione della chiesa, avvenuta il 5 ottobre 1838, effettuata dal vescovo Francesco Maria Barzellotti. Sulla sinistra un'altra lapide in marmo riporta che "per iniziativa dell'ill. Rev.mo Stanislao Battistelli vescovo di Sovana-Pitigliano, la società Monte Amiata e gli operai disoccupati del paese di Selvena restaurarono a fondo ed ornarono di fregi la chiesa, l'anno 1935".

All'interno della chiesa su una parete, la gente di Selvena pose una targa di marmo nel 1986, a testimonianza e ricordo del suo parroco don Rino Guagnini, che a spese proprie la restaurò. Accanto alla chiesa c'è un campanile, dalla guglia piramidale su base perfettamente quadrata, che fu costruito nel 1850 e radicalmente restaurato nel 1925. All'interno vi troviamo tre campane: la maggiore dedicata al titolare della chiesa, reca in giro, superiormente, la seguente dicitura: " Petrus Sini F.A.D. MDCCCLI PAR.POP.q.SILV.ampl.IN ONOR.D.NICOL.TOLENT.. La campana, come chiaro risulta dalla iscrizione (in onore di San Nicola da Tolentino, il parroco ed il popolo di Selvena la ingrandirono.

Pietro Sini, fonditore, fece nell'anno del Signore 1851). Fu ampliata con l'aggiunta di una delle campane preesistenti. La mezzana è dedicata invece alla Madonna del Carmine: AD laud. DEI par. V.CARMELIT.PAR.POP.q.SILV.DE.PETRUS SINI F.A.D. MDCCCLI (A lode della Madre di Dio Vergine Carmelitana, il parroco ed il popolo di Selvena dedicarono. Pietro Sini fece l'anno del Signore 1851). La terza campana minore del campanile reca la seguente iscrizione: Filippo Guic.Pomonte 1607. Grazie ad un finanziamento da parte degli Usi Civici, nel 2003 si è effettuato il restauro dell'orologio. Queste informazioni sono state riprese dal libro del maestro G.B. Vicarelli "CastellAzzara e il suo territorio".

Fonte: Viaggio nei ricordi del nostro paese, Selvena dal 1900 ad oggi di Stefano Fontani

TAGS: San Nicola (di Selvena)