Le Chiese d'Italia: Selva, Selvena e Castell'Azzara




39 Santo Stefano alla Selva che è un casale con cura d'anime amministrata dai frati francescani osservanti del convento della santissima Trinità a Montecalvo;

40 San Nicolò di Selvena; pieve nel villaggio di questo nome, il quale era un antico castello, diruto oggidì con semidiruta rocca, di cui si scorgono le vestigia su di un eminenza superiore al poggio, ov'è l'odierno villaggio;

41 San Gregorio Magno meschinissima pieve di soli trenta o trentacinque abitanti nella villa Sforzesca: la quale fu cosi denominata dacché il cardinale Alessandro Sforza de conti di Santa Fiora volle innalzare colà un grandioso palazzo per albergarvi papa Gregorio XIII, con tutta la sua corte, allorché nel 1580 recavasi a visitare il nuovo ponte gregoriano, ossia Ponte Centino fatto da lui costruire sul fiume Paglia. In pochi mesi cotesto grandioso monumento d'inutile magnificenza. fu terminato trasportandovi dal poggio di Castell'Azzara buona copia di acqua salubre per mezzo di acquedotti della lunghezza di tre miglia aprendo una strada carrozzabile tra questa villa e Ponte Gentino. Vi furono inoltre piantati alberi e filari perchè servissero d'ombra alle strade, ed ai viali di accesso; vennero adornati a lusso non senza gusto, per quei tempi, almeno i molti quartieri di si vasto palazzo, il quale, mancato il fondatore e cessato il motivo per cui era stato eretto, rimase abbandonato e si che negli anni dello scorso secolo era cadente e da ogni lato in rovina poco rimastovi in piedi si ammira soprattutto una scala a chiocciola di travertino con gli scalini messi a contrasto senza columella nel mezzo.

Fonte: Le chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni - Di Giuseppe Cappelletti (1862)

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