Il 25 Ottobre dell Anno 1695 presi una piccola porzione di quello spirito di Vetriolo che i nostri Speziali chiamano Naturale e vien loro portato da Selvena piccolo Castello lontano da Siena quaransei miglia; è riposto questo liquido entro un vaso di vetro lo rimescolai con un poco d'olio di Tartaro nacque in un subito un gran contrasto fermentativo fra questi due liquori nel quale si turbarono considerabilmente finche a poco a poco rimessi in pace e schiariti cadde nel fondo del vaso una sostanza salina di colore rossigno che è la miniera del ferro che in questo liquore impuro ritruovasi.
Il medesimo giorno vuotai in un bicchiere un oncia d'acqua comune ed alcune gocce di questo spirito di Vetriolo naturale; dipoi aggiunsi in questi fluidi, uniti insieme della polvere di galla, e questi liquori si fecero in pochissimo tempo assai neri. Nel giorno istesso Versai entro una giarra di cristallo un poca di quell acqua nella quale i Fabbri spengono i ferri infocati di poi vi gittai sopra della polvere di galla e l acqua si fece in breve tempo di colore molto più fosco di quello che avea ma non però la rende nera perfettamente forse pera chè col solo spegnervi il ferro l acqua non s'imbeve esattamente dir questo metallo.
Or se col mescolar l'infusione della galla o col metter la polvere della mea delima in quei liquori i quali son partecipi della miniera del ferro essi diventan neri o di color fosco; con qual motivìo potremo noi credere che nell'acqua di Vignone si rítrovi sciolto questo metallo già che non ne abbiamo alcun riscontro? Se non per un noioso rincrescimento di confessare del tutto false quelle sentenze che non hanno altro sostegno che l'autorità dei maggiori che l'insegnarono; onde con gran ragione Possiam temere che anche a noi sia rimproverato ciò che de Vecchi ín altra congiuntura scrisse il Poeta
Vel quia nil rectum,nisi quod placuit fibi, ducunt. Val quia turpe putant parere minoribus, qua Imberbes didicere, senes predenta fattori.
Horat. lib.2 Epist.1
Fonte: Osservazioni intorno all'acque del bagno di Vignone fatte dal dottor Teofilo Grifoni
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