Proverbi selvignani: gli anziani raccontano



1) C’ho un branco di maialini rossi, quando piscia uno pisciano tutti.
2) C’ho un campo lavorato, non c’è passato né bove nè aratro.
3) Chi la fa la fa pe vende, chi la vende non l’adopra e chi l’adopra non la vede.
4) Dammelo proprio te, dammelo quando c’è, dammelo quando è duro, quando è moscio, non me ne curo.
5) O riccio spinoso dal cuor generoso, mi mangiano cotta, bruciata o ballotta, io vivo in montagna e mi chiamo...
6) Quell’orco di Marcaccio, l’ha lungo mezzo braccio, quando lo cava fora gli gocciola la mazzola.
7) Sopra il monte di Montieri, c’è duemila cavalieri, tutti sono a cappa rossa, meno quello che è da piedi.
8) Sotto il ponte di trallerallera c’è ‘na vecchia nera nera, con un dente lungo lungo, chiama tutta la gente del mondo.
9) Tutto l’anno pane, quando bene e quando male.
10) Ve lo dico e ve lo spiego, ve lo mando a dì di nuovo, se non c’indovinerete, teste d'asino sarete.
11) Caro compare, se io fossi a casa vostra, come se fossi a casa mia, caro compare me ne andrei via.
12) Cavallino arrì arrò, piglia la biada che ti dò, piglia i ferri che ti metto, per andare a S. Francesco; a S. Francesco c’è una via che ti porta a casa mia, a casa mia c’è un altare, con tre monache a pregare, una cuce, una taglia, una fa i cappelli di paglia, ce né una più vecchietta, Santa Barbara benedetta.
13) C’era una volta Cccco Rivolta, che rivoltava i maccheroni, se la fece nei calzoni, la sua mamma lo picchiò, povero Cecco s’ammalò.
14) C’era ‘na volta ‘n re seduto sul sofà, diceva alla sua serva, racconta mi ‘na storia, e la storia incominciò: “c’era ‘na volta ‘n re...”.
15) Che dice la pioggerellina di Marzo che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto sul fico e sul moro ornati di gemmule d’oro; è passata è passata l’uggiosa invernata è passata è passata.
16)Disse il sordo: sento un tordo. Disse il cieco: io lo vedo. Disse lo zoppo: camminiamo siamo in tre e l’arriviamo.
17) Dove sei chiccolino? Sotto terra bel bambino. E laggiù che cosa fai? Dormo e cresco non lo sai. Mi darai un fiorellino come il prato del giardino’? Non un fiore ma un tesoro ti darò una spiga d’oro.
18) Gennaio ingenera, Febbraio intenera, Marzo imboccia, Aprile sboccia, e di Maggio che voglia o che non voglia ci deve essere la foglia.
19) Gennaio mette ai monti la parrucca, Febbraio grandi e piccoli imbacucca, Marzo libera il sol di prigionia, Aprile di bei fiori orna la via, Maggio ridente tra musiche d’uccelli, Giugno di bei frutti appesi ai ramoscelli, Luglio miete le messi al solleone, Agosto avaro le ripone, Settembre di bei grappoli arrubina, Ottobre di vendemmia empie la tina, Novembre ammucchia aride foglie in terra Dicembre arnrnazza l’anno e lo sotterra.
20) Gennaio e Febbraio, tienti al pollaio, Marzo e Aprile capretto gentile, Maggio e Giugno, erbctte col grugno, Luglio e Agosto, piccioni arrosto, Settembre e Ottobre, buone lepri col sapore Novembre e Dicembre, buon vitel sempre.
21) Gennaio zappatore, Febbraio potatore, Marzo amoroso, Aprile cacio faio, Maggio ciliegiaio, Giugno fruttaio, Luglio agrestaio, Agosto pescaio, Settembre ficaio, Ottobre mostaio, Novembre vinaio, Dicembre favaio
22) Il gran freddo di Gennaio, il mal tempo di Febbraio, il vento di Marzo, le dolci acque di Aprile, le guazze di Maggio, il buon mieter di Giugno, il buon batter di Luglio, le tre acque di Agosto, con la buona stagione, valgon più che il trono di Salomone.
23) La mattina all’alba, l’orno infila e la donna allarga.
24) Lucciola, lucciola vien da me che ti do il pan del re, pan del re e della regina, lucciola, lucciola vieni vicina.
25) Maggio risveglia i nidi, Maggio risveglia i cuori, Porta le ortiche e i fiori, i serpi e gli usignoli. Tra cieli prati e monti, di fiore è tutta una trama, canta germoglia ed ama, agli occhi la terra e il ciel. Schiamazzano i fanciulli in terra e in ciel gli uccelli, le donne hanno nei capelli l’oro e negli occhi il sol.
26)Marzo Marzesco, non mi hai scorticato nè capre né becco, tre ce n’ho, tre n’accatterò dal mio compagno Aprile, capre e becco ti farò morire.
27)Miscria e povertà so du sorelle, si son infiltratc a casa mia, si somesse una pè cantone, non c’è Madonne di mandalle via.
28) O che bel castello Marcondirondirondello o che bel castello Marcondirondirondà. Ma il mio è più bello Marcondirondirondello
ma il mio è più bello Marcondirondirondà. Noi lo rifaremo
Mracondirondirondello noi lo rifaremo
Marcondirondirondà.
29) Passa qua di sotto al letto, manica da dritto e camicia da rovescio.
30) Primavera vien danzando, vien danzando alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta? Fiori, coccole, farfalle, margherite rosse e gialle, cardellini , rondinelle, passerotti, paperelle, con tripudio di colori, tante gioie, nuovi amori.
3 1) Piso, pisello, l’occhio ciambello, la bella piovana che scende la scala, la scala e il pavone, la penna, e il piccione, la figlia del re, lira un piede avanti a te.
32) Quando piove e viene il sole tutte le vecchie fanno l’amore, quando piove e viene l’acqua tutte le vecchie fanno la pappa.
33) Se oggi seren non è, domani seren sarà, se non sarà sereno si rasserenerà.
34) Seta moneta le donne di Pereta, che filano la seta, la seta e la bamba gia, donne di casa spazzatemi la casa, spazzatemela bene senno vi rompo un piede, un piede ed una gamba, la gallina canta.
35) Sotto la pergola ci sta l’uva, prima nasce e poi matura, arriva il vento la fa cascà, pio, pio, là.
36) Su di un cerro la cicala, tutto il giorno canta, canta, e deride la Formica, che tutto il giorno s’affatica, ma l’inverno presto viene, morde fame chi cantò e ben vive, vive bene chi d’estate lavorò.
37) Trita trita e porta a casa che ti prende l’invernata.
38) Trenta dì conta Novembre, con Aprii, Giugno e Settembre, di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno, e chi ben non li sa contà tutti di trenta li fa tornà.
39) Vuota il bicchiere pieno, piena il bicchiere vuoto, non lo lasciò mai pieno non lo lasciò mai vuoto.
40)Vien Gennaio pien di neve, poi Febbraio è più breve, Marzo reca forti venti, ed April prati fiorenti, Maggio uccelli e fiori ancora, e poi Giugno il fiore indora, viene Luglio mietitore, e poi Agosto trebbiatore, vien Settembre dolce e mite, dona a Ottobre uve gradite, triste triste vien Novembre con le nebbie e senza sole e l’ultima è Dicembre senza fiori nelle aiuole.
41) Vien l’Autunno sospirando, sospirando alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta? Tre gocciole di brina e un pugno di foglie morte.
42) Zucca pelata dai cento, capelli, tutta la notte ci cantano i grilli, e ci fanno una serenata, zucca pelata, zucca pelata.

TAGS: