Proverbi selvignani:ultimi arrivati



1) Anche l’occhio vuole la sua parte.
2) A chi ben siede il culo gli duole.
3) Abbassati sancastra finché la piena passa.
4) A metter la propria croce in piazza, c’è chi ride chi si sollazza.
5) A mangiare e bestemmiare tutto sta a cominciare.
6) Amore e tosse non si possono nascondere.
7) Beata quell’animella che di sabato muore, e di domenica, è sotto terra.
8) Braccia al collo e gamba a letto.
9) Bocca baciata non perde ventura.
10) Chi ragiona col cervello degli altri, il suo lo può friggere.
11) Chi non ha testa ha buone gambe.
12) Chi muore in terra giace e chi vive si dà pace.
13) Chi muore va alla fossa e chi vive si conforta.
14) Chi è causa del suo mal pianga sè stesso.
15) Col passar degli anni si risentono gli affanni.
16) Chi casca dall'olivo è più morto che vivo.
17) Chi ha la gamba corta abbia il passo lesto.
18) Chi vuoi vivere sano e lesto, mangi poco e ceni presto.
19) Dente e deto è un gran dolore e non è creso.
20) Dove entra il sole non entra il dottore.
21) E’ cresciuto un altro frate, brodo lungo e seguitate.
22) Frutto proibito frutto saporito.
23) Fico mezzo in bocca ti metto, fico tosto a casa ti porto.
24) Grano pesto fa buon cesto.
25) Gli occhi non hanno confini.
26) lI morto porta il vivo.
27) Il corpo male usato, quel che fa gli vien pensato.
28) 1 colpi sono come le foglie, chi li manda li raccoglie.
29) lI mal desiderato, a sé si appressa.
30) Il fungo si cuoce con la sua acqua.
31)11 riso nasce nell'acqua e muore nel vino.
32) Il padrone è come il porco: buono dopo morto.
33) La croce cambia ma non finisce.
34) La vigna è una tigna.
35) L’erba voglio non cresce neanche nei giardini del re.
36) L’erba del vicino è sempre la più verde.
37) La malerba non muore mai.
38) Legno d’olmo, bruciato in caso di bisogno.
39) La gramigna radica dappertutto.
40) La colpa dell’albero ricade sulle fronde.
41) La pera quando è matura cade senza vento.
42) L’albero si conosce dai frutti che dà.
43) La fortuna capita una sola volta.
44) La morte non guarda in faccia a nessuno.
45) L’agonia può essere lenta ma la morte è certa.
46) La morte non teme porte.
47) Le lingue e le strade non si fermano.
48) La più dura da rodere è la coda.
49) Morti i Santi, spenti i lumi.
50) Meglio un morto in casa, che un pisano all’uscio.
51) Male cercato non è mai troppo.
52) Mangiare e grattare, tutto sta nel cominciare.
53) Non si fascia la testa, prima di averla rotta.
54) Non ti far caso della mì bua che oggi è mia e domani è tua.
55) Non c’è rosa senza spine, non c’è gioia senza fine.
56) Non si può fare di un’erba un fascio.
57) Non si cava sangue da una rapa.
58) Non si può salvare la capra e il cavolo.
59) Non è ver che sia la morte il peggior di tutti i mali.
60) Ogni male vuole la sua scusa.
61) Ognuno è amico di chi ha un buon fico.
62) Occhi lavati e quattrini sborsati non si rimettono più.
63) Occhio non vede cuore non duole.
64) Per San Valentino la primavera sta vicino.
65) Promettere è una cosa mantenere è un’altra.
66) Per tenere morbido il culo rifai il letto quando è buio.
67) Quello che non si vuole nasce nell’orto.
68) Quando la mora è nera si sfila un fuso per sera.
69) Quando l’albero comincia a pendere tutti danno la loro accettata.
70) Quando la campana si muove o sono le 3 o le 6 o le 9.
71) Quando l’orecchio fischia a mancina, la malalingua è vicina, se fischia a destra è lingua onesta.
72) Quando il culo con la ragion contrasta, vince il culo, la ragion non basta.
73) Roba di macchia chi prima arriva l’acchiappa.
74) Raglio d’asino non arrivò mai in cielo.
75) Se tutti portiamo la croce in piazza, ognuno ripiglia la sua.
76) Spesso sconta il giusto per il peccatore.
77) Se di male vuoi guarire, prega Dio di non avere.
78) Se caschi in un rovaio non sai che spina ti buca.
79) Solo la morte non ha rimedio.
80) Si sa quando si nasce ma non si sa quando si muore.
81) Se dai la mano ti prendono il braccio.
82) Se la bocca mangia e il culo rende, si va in tasca alle medicine e a chi le vende.
83) Tutte le cose storte le raddrizza la morte.
84) Tolto il dente passato il dolore.
85) Troppo voltare fa cascare.
86) Tutti i fiumi vanno al mare.
87) Tanta fungaglia, tanta poveraglia.
88) Triste quel rapo che di Agosto non è nato.
89) Una mela al giorno leva il medico di torno.
90) Una noce sola, nel sacco non suona.
91) Una bocca zitta, ne zitta cento.
92) Una testa vale più di un capo.
93) Un par d’orecchi stancano cento lingue.
94) Vale più un grano di pepe che uno stronzo d’asino.
95) Vale più un vecchio in un canto che un giovane in un campo.
96) Vecchio in amore inverno in fiore.

Fonte: Per le Genti di Selvena di Stefano Fontani

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